Teresa e le altre

 

Sono venti anni che la Campania e’ sommersa dai rifiuti. Una politica corrotta ha portato al disastro ambientale. In Campania come a Los Angeles o a Chester Pennsylvania si sono scelte comunita’”deboli”per diventare la discarica finale di ogni scarto. Il prezzo della crescita e del profitto e’ stato fatto pagare a chi aveva gia’ dato.
Tuttavia la convinzione che quelle comunita’ dormitorio sarebbero rimaste apatiche di fronte all’assalto alle loro terre si e’ rivelato sbagliato. Si sono formate esperte comunita’ -  come le ha definite Giacomo D’Alisa – che si battono per la giustizia ambientale, per soluzioni alternative, per avere voce in capitolo nelle scelte che si vogliono imporre sulla loro pelle.
Con il progetto Lare- Landscape of Resistence ci siamo messi a studiare questo ambientalismo altro, che mischia giustizia sociale e ambientale, che collega le ineguaglianze e la salute, che non separa la natura e la politica.
Nella nostra ricerca si conferma un forte protagonismo femminile, in Campania, come del resto ovunque si lotta per la giustizia ambientale. Le donne si prendono lo spazio di una politica nuova, dove i corpi e la produzione di merci non sono divisi in compartimenti stagni affidati agli esperti, siano essi della politica o della scienza.
Eppure l’esperienza delle donne campane e’ rimasta provinciale, a volte quasi folklorica; Teresa, Maddalena o Nunzia non sono diventate Lois Gibbs di Love Canal o la signora di Narmada. Perche’ queste storie sono rimaste chiuse dentro i confini campani? Perche’ non hanno sfondato il muro della provincia per diventare parte di una storia globale di lotta e resistenza?
Vogliamo superare questo limite e per questo vogliamo raccontare queste storie. Non e’ facile. Sono anni che proviamo a convincere le protagoniste delle battaglie campane a scrivere le loro storie, ma con scarso successo. Scrivere non e’ una impresa facile. Per alcuni e’ un’ arte. Per altri, invece, e’ una perdita di tempo mentre si dovrebbe stare per strada a fermare i tir che trasportano i rifiuti o le discariche in costruzione.
Sono vere entrambe le cose. Scrivere e’ difficile e puo’ sembrare un esercizio retorico un po’ di elite per studiosi che hanno tempo da perdere.
Eppure cosa sarebbe stata la storia italiana senza le storie narrate dagli e dalle antifascist@? Cosa sarebbe stata la storia americana senza qualcuno che si prendeva la briga di ricordare Rosa Parker? E cosa sarebbe stata la nostra storia senza le lettere di Don Milani? Costruire la memoria significa lottare contro la fine della storia, contro la favola che viviamo in n presente eterno senza piu’ alternative. Le storie sono sempre storie di possibili alternative, raccontano di passati diversi e di futuri sognati e a volte realizzati. Se perdiamo la forza della memoria, perdiamo tutto, naturalizziamo il presente e cancelliamo il futuro. Perche’ il presente non e’ dato ma e’il frutto delle lotte e delle negoziazioni del passato. Nessun presente puo’ annullare un futuro diverso.
Scrivere puo’ essere difficile, un foglio bianco, una pagina di pc vuota non sono facili da riempire. Tuttavia, se raccontare non e’ un esercizio retorico ma uno strumento di lotta, allora tutto e’ possibile.
Cerco 4 donne che vogliano raccontare la loro storia dentro i movimenti campani. Bastano 20-25 pagine, non cerco Dante o Manzoni (per carita’) ma gente vera con storie vere, che vogliano provare a raccontare. Non ci vogliono le date precise, non ci vuole la cronologia esatta – che quella si trova su wikipidia; ci vogliono storie e voglia di raccontare.
Il progetto e’ di scrivere un volume che raccolga queste 4-5 storie di donne in lotta in Campania e di pubblicarle con una mia introduzione. L’editore potrebbe essere Jacabook per l’Italia, poi si vede per l’estero. Io sarei disponibile ad aiutare con un lavoro di editing se necessario (insomma sistemare un po’ la scrittura se questo puo’ aiutare a prendere coraggio….)
Ma ho bisogno di 4-5 donne che vogliano mettersi in gioco e raccontare. Non mi servono scrittrici provette ne’ grandi intellettuali. Mi serve gente che abbia voglia di raccontarsi e di raccontare. Per quello non posso che chiedere aiuto.

traccia per teresa e le altre.doc (27 kB)


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